Il Signore degli Anelli (saga)

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    Il Signore degli Anelli (titolo originale in inglese: The Lord of the Rings) è un romanzo high fantasy epico scritto da John Ronald Reuel Tolkien e ambientato alla fine della Terza Era dell'immaginaria Terra di Mezzo. Scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955. Tradotto in trentotto lingue, con decine di riedizioni ciascuna, resta una delle più popolari opere letterarie del XX secolo.

    AUTORE: John Ronald Reuel Tolkien
    GENERE: High fantasy
    ANNO: 1955
    LINGUA ORIGINALE: Inglese
    AMBIENTAZIONE: Terra di Mezzo, 3001 - 3021 Terza Era
    STATO: (se si tratta di una saga) Terminato
    PERSONAGGI: Frodo Baggins, Sauron, Saruman, Aragorn, Arwen, Boromir, Gollum, Éowyn, Faramir, Galadriel, Gandalf, Gimli, Legolas, Meriadoc Brandibuck, Peregrino Tuc, Samvise Gamgee, Théoden.

    TRAMA: *contiene spoiler*
    La Compagnia dell'Anello
    Libro I
    Frodo è un Hobbit che vive a Hobbiville, nella Contea. In seguito alla partenza di suo cugino[42] Bilbo per Gran Burrone, uno degli ultimi rifugi degli Elfi nella Terra di Mezzo, Frodo eredita da lui un anello magico che rende invisibile chiunque lo porti al dito, un oggetto che lo zio aveva rubato nella caverna della creatura Gollum molti anni prima, durante una sua avventura. Tredici anni più tardi, grazie alle informazioni dello stregone Gandalf, amico di suo zio Bilbo, Frodo scopre che l'anello è in realtà un'arma di terribile potenza, forgiato dal Signore Oscuro Sauron. Quando l'anello viene gettato nel fuoco, sul bordo appare un'antica scritta:

    « Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
    Sette ai Principi dei Nani nelle loro rocche di pietra,
    Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
    Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,
    Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
    Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
    Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
    Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende
    . »

    Quattro anni dopo, su esortazione di Gandalf, Frodo parte a sua volta per Gran Burrone, in modo da allontanare dalla Contea il pericolo rappresentato dall'Anello. Lo accompagnano l'amico e giardiniere Sam, il cugino Pipino, e Merry. Insieme, i quattro Hobbit lasciano la Contea, sfuggendo ai Cavalieri Neri, spiriti maligni servi di Sauron, e dopo essersi inoltrati nella Vecchia Foresta ai confini della Contea, si smarriscono. Vengono salvati da Tom Bombadil, che li aiuta anche a superare Tumulilande, una terra infestata da fantasmi vendicativi, e a raggiungere la Grande Via Est.
    Da qui raggiungono il villaggio di Brea dove incontrano un ramingo di nome Grampasso, che si dice amico di Gandalf; dopo molte diffidenze iniziali, gli Hobbit si lasciano condurre attraverso le Terre Selvagge verso Granburrone. Grampasso si rivela essere un'ottima guida e un valido difensore dai Cavalieri Neri, che continuano ad inseguirli in cerca dell'Anello di Sauron. Ma una notte Frodo viene ferito sul Colle Vento da un pugnale maledetto dei Cavalieri Neri. Grazie all'aiuto dell'elfo Glorfindel, giunto in soccorso dei viandanti, viene portato in tempo a Gran Burrone, dove viene curato dalla magia degli Elfi e riprende le forze.

    Libro II
    A Gran Burrone, intanto, sono convenuti i rappresentanti di Elfi, Nani e Uomini da tutta la Terra di Mezzo in un Consiglio presieduto dal re degli Elfi Elrond, per poter discutere del pericolo che Sauron stava diventando per tutta la Terra di Mezzo. Quando i convenuti scoprono che l'Anello di Sauron si trovava a Granburrone, propongono di usare l'arma del Nemico contro di lui. Ma il saggio Gandalf e re Elrond dissuadono tutti: l'Anello è un'estensione dell'essenza di Sauron, e possiede una volontà propria, in grado di piegare alla sua volontà ogni essere vivente: è troppo pericoloso per poter essere usato. L'unica soluzione per liberarsi di Sauron è di distruggere l'Anello, gettandolo nel Monte Fato, il vulcano nel quale era stato forgiato. Frodo sembra resistere molto bene alla malvagità dell'Anello, e per questo viene nominato suo Portatore: sarà lui a dover raggiungere il Monte Fato, nel reame di Mordor, e distruggere per sempre l'Anello. Otto compagni si offrono di aiutarlo nella sua avventura: l'Elfo Legolas, Grampasso, che nel frattempo si era rivelato come Aragorn, l'ultimo erede della stirpe dei re di Númenor, il figlio del Sovrintendente di Gondor Boromir, il Nano Gimli, Gandalf e i tre compagni che l'avevano accompagnato dall'inizio del suo viaggio: Sam, Merry e Pipino.
    Il viaggio ha inizio, e la così detta Compagnia dell'Anello si avvia verso sud, alla volta di Mordor. In un primo momento tentano di superare le Montagne Nebbiose attraverso il passo di Caradhras, ma falliscono a causa delle tempeste scatenate contro di loro dallo stesso Caradhras, tristemente famoso per la sua crudeltà contro i viaggiatori. Contro la volontà di Gandalf, la Compagnia si rassegna infine ad attraversare le miniere di Moria, scavate dai Nani nei tempi antichi, che passano sotto le Montagne. Queste però sono infestate dagli Orchi e da un Balrog, un demone antico e terribile. È proprio affrontando il Balrog che la Compagnia perde Gandalf, trascinato dal demone in un abisso oscuro. Grazie al sacrificio dello stregone, il resto della Compagnia riesce ad uscire illesa dalle miniere e a raggiungere il regno elfico di Lórien. Dopo un soggiorno di due mesi, e dopo aver ricevuto molti doni dai sovrani degli Elfi Celeborn e Galadriel, i compagni ripartono per il loro viaggio su delle barche lungo il corso del fiume Anduin, fino a raggiungere il regno di Gondor.

    Le Due Torri
    Libro III
    Sulle rive del fiume, la Compagnia viene attaccata da una banda di Orchi provenienti da Isengard, la torre dove vive Saruman, uno stregone asservito a Sauron. Boromir muore nel tentativo di difendere Merry e Pipino, i quali vengono rapiti perché creduti in possesso dell'Anello. Nel frattempo Frodo e Sam, separatisi dalla Compagnia, proseguono verso Mordor. Aragorn, Legolas e Gimli, invece, si lanciarono all'inseguimento dei due Hobbit rapiti.
    Quando gli Orchi di Isengard raggiungono la Foresta di Fangorn, nel regno di Rohan, vengono sterminati da un'orda di Rohirrim guidati da Éomer. Merry e Pipino riescono fortunosamente a fuggire nella foresta, salvandosi dalla carneficina; qui incontrano l'Ent Barbalbero, che li porta nella sua casa nella foresta. Venuto a conoscenza della distruzione di Farngorn che Saruman stava operando dalla sua Isengard, Barbalbero convoca i suoi simili in una riunione, l'Entaconsulta, al termine della quale gli Ent decidono di muovere guerra a Saruman.
    Nel frattempo Aragorn, Legolas e Gimli, inseguendo gli Hobbit, trovano un redivivo Gandalf: era stato rimandato nella Terra di Mezzo dopo la sua morte perché desse aiuto ai Popoli Liberi nella imminente guerra contro Sauron. Dopo aver rassicurato i tre sulla sorte di Merry e Pipino, tutti insieme si recano nella capitale del regno di Rohan, Edoras. Qui risvegliarono il re Théoden dall'influenza maligna di Grima Vermilinguo, servo di Saruman. Lo stregone minaccia guerra contro Rohan, e il re assieme al suo popolo si rifugia presso il Fosso di Helm; durante il viaggio Gandalf si allontana, per cercare l'aiuto di Barbalbero.
    L'esercito di Saruman si mette in marcia verso la fortezza nemica, ma poco dopo gli Ent marciano su Isengard e la conquistano, intrappolando lo stregone all'interno della sua torre. Gandalf, giunto a battaglia finita, convince Barbalbero a mandare un esercito di Ucorni per aiutare Théoden al Fosso di Helm. Quindi, assieme ad una divisione di Rohirrim, raggiunge il Fosso giusto in tempo per salvarlo dalle armate di Saruman, mentre tutti gli Orchi vengono uccisi dagli Ucorni.
    Gandalf e i suoi compagni raggiungono nuovamente Isengard, dove sono rimasti Merry e Pipino, e lo stregone tenta di negoziare la pace con Saruman: questi però non vuole sottostare ad alcuna richiesta, e allora Gandalf lo priva del rango e di gran parte dei suoi poteri. Qui Pipino guarda in un Palantír, una pietra veggente che Saruman usava per comunicare con Sauron. Questi offre involontariamente a Pipino uno sguardo sulla città che aveva intenzione di attaccare per prima, nella sua prossima guerra di conquista: la capitale del regno di Gondor, Minas Tirith. Per avvertirli dell'imminente pericolo, Gandalf vi si reca con Pipino in groppa al suo cavallo Ombromanto.

    Libro IV
    Nel frattempo Frodo e Sam continuano il loro viaggio verso Mordor. Riescono a catturare Gollum, che li stava seguendo in cerca del suo vecchio Anello, e gli fanno giurare di aiutarli. La creatura conduce i due Hobbit fino ai Cancelli di Mordor, che però risultano ben protetti e impossibili da superare. Gollum consiglia ai due Hobbit di intraprendere una strada nascosta lungo le montagne, fino al valico di Cirith Ungol. Raggiunto il passo, scoprono che Gollum li ha traditi: qui, infatti, abita il malvagio ragno Shelob, che colpisce Frodo con il suo pungiglione, immobilizzandolo. Sam riesce infine ad avere la meglio sull'animale, ma pensando Frodo morto, gli prende l'Anello e lo lascia. Dalla vicina torre di vedetta arrivano alcuni Orchi, soldati di Sauron, che, trovato Frodo, lo fanno prigioniero.

    Il Ritorno del Re
    Libro V
    Gandalf e Pipino arrivano a Minas Tirith per avvisare il Sovrintendente Denethor dell'imminente attacco. Aragorn, nel frattempo, decide di intraprendere i Sentieri dei Morti per raggiungere in tempo la città, accompagnato da Legolas, Gimli e dalla Grigia Compagnia dei Dúnedain. Qui Aragorn risveglia un esercito di morti, traditori di un giuramento fatto ad Isildur e per questo condannati a non trovare la pace. Con la promessa di essere liberati, accettano di aiutare Aragorn a sconfiggere i Corsari di Umbar, alleati di Sauron, che stavano per attaccare Minas Tirith dal fiume. Alla guida della flotta conquistata, Aragorn si dirige verso la capitale per portare rinforzi all'esercito di Gondor.
    Anche le armate di Rohan, con Merry al seguito, si dirigono alla volta di Minas Tirith, superando le fortificazioni grazie ad un sentiero segreto mostrato loro dai Drúedain, e i tre eserciti si incontrano per combattere le armate di Sauron nei Campi del Pelennor. La nipote del re Théoden, Éowyn, riuscita ad intrufolarsi tra i soldati nascondendo la sua identità, pugnala e uccide il capo dei Cavalieri Neri, il Re Stregone di Angmar; Théoden, invece, muore schiacciato dal proprio cavallo. All'interno della cittadella, Denethor, preso dalla follia, si suicida, cercando (ma fortunatamente fallendo) di portare con sé anche il figlio più giovane, Faramir. Gli eserciti di Gondor e Rohan, aiutati dagli Spettri che Aragorn aveva risvegliato, riescono a sconfiggere Sauron, ma l'Anello sopravvive ancora, e il Nemico non è battuto. I Capitani dell'Ovest decidono di passare al contrattacco, muovendosi verso i Cancelli di Mordor con la speranza di distrarre le forze del Nemico in modo tale da aprire la strada a Frodo verso il Monte Fato.

    Libro VI
    Con l'aiuto di Sam, Frodo riesce a liberarsi dagli Orchi, e a scappare dalla torre dov'era rinchiuso. Raggiunta infine la voragine del Monte Fato, vengono attaccati da Gollum, che vuole l'Anello per sé. Questi riesce a sottrarre l'Anello a Frodo staccandogli il dito con un morso, ma, mettendo un piede in fallo, cade nella lava, distruggendo l'Unico insieme a se stesso. Sauron è ormai distrutto, e Frodo e Sam vengono portati in salvo dalle Aquile. Tornati a Minas Tirith, Aragorn viene incoronato Re dei Regni Riuniti di Arnor e Gondor e può sposare l'Elfa di cui è innamorato, Arwen. Anche Faramir ed Éowyn si sposano, mentre Éomer sale al trono di Rohan.
    Gli Hobbit rientrano nella Contea per trovarla distrutta e asservita agli uomini di Saruman, fuggito in segreto da Isengard. Ma riuscendo a fomentare la ribellione degli abitanti, sconfiggono nuovamente Saruman, che infine viene ucciso dal suo stesso servo Grima Vermilinguo, a sua volta ucciso da una freccia. Finita così la Guerra dell'Anello, Sam convola a nozze con l'amata Rosie Cotton e usa i doni che gli aveva fatto Galadriel per far rinascere la Contea. Frodo, invece, non riesce a trovare pace a causa del ricordo del suo fardello e delle ferite ricevute. Molti anni dopo, accompagnato da Bilbo e Gandalf, salpa dai Porti Grigi per le Terre Immortali. Dopo la morte di Rosie molti anni dopo, Sam dona alla figlia primogenita Elanor il Libro Rosso dei Confini Occidentali, il resoconto delle avventure di Bilbo e Frodo, scritto dai suoi mentori e amici e da lui stesso, per poi partire anche lui alla volta delle Terre Immortali, l'ultimo Portatore dell'Anello rimasto.



    Fonte.

    Edited by HedaSnix - 23/1/2017, 20:13
     
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