2045. Copehagen, capitale della Danimarca, è giunta all’apice del suo splendore per ordine pubblico e integrazione. Un processo durato circa vent’anni, dopo la catastrofe dello Stretto che ha raso al suolo la città del mostro marino Scilla, a causa di un’azione che pare affondare le sue radici anche prima del traumatico 5 febbraio 1783 (giorno del primo, grande disastro accertato che distrusse la Calabria meridionale, evento attribuito alla caduta dell’HAERENGE), ma non oltre il 1700 (anno in cui Copenhagen subì un duro calo della popolazione sia per il freddo rigido dell’inverno che per un misterioso incendio, attribuito alla caduta del RENENGE).
Nel clima di prosperità ripristinato dai danesi, si deve l’ordine alla diligenza del G.B.R.K. un grandissimo gruppo difensivo noto come la classica polizia, sebbene al suo interno ci siano tantissimi esperti che operano per il bene della capitale – e della corona, rappresentata dal Principe Lars – e della città italiana alleata, soprannominata ormai Rhegion, il cui centro è invaso da Haerenge e Renenge difettosi nonostante tutto il tempo passato, oltre ad essere ancora una grande esposizione di rovine. Nonostante i buoni propositi prefissati dal G.B.R.K., esistono degli oppositori classificati nella “Organiseret Kriminalitet”, letteralmente Criminalità Organizzata, che tentano di ripristinare il vecchio ordine che permetteva loro di gestire attività illegali dannose per la popolazione. Per coloro che vengono catturati e condannati, esiste una Stanza Riabilitativa in cui i prigionieri vengono monitorati tutto il giorno per un mese durante la prova della vita parallela. Saranno infine sottoposti ad un esame in cui saranno giudicati idonei alla vita civile o meno: in caso di giudizio negativo, è necessario che ripetano il mese.